Secondo l’Associazione Italiana di fisioterapia, il Fisioterapista è il “professionista della Sanità che lavora sia in collaborazione con il Medico generalista sia con le altre professioni sanitarie
Sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici”. Si tratta di un operatore sanitario che svolge interventi di cura, riabilitazione e prevenzione delle abilità motorie e delle funzioni cerebrali e viscerali.
Il profilo è chiarito anche nel Decreto Ministero Sanità 14 settembre 1994, n. 741 (in GU 9 gennaio 1995, n. 6), che ne definisce nel dettaglio il profilo professionale. Nello specifico, il fisioterapista svolge le seguenti attività: elabora il programma di riabilitazione volto al superamento del bisogno di salute del disabile;
pratica le terapie per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive; propone l’utilizzo di protesi e ausili aiutando i pazienti al loro utilizzo; verifica che la riabilitazione raggiunga gli obiettivi di recupero funzionale; svolge attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari e in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali.
Ma come si fa a diventare fisioterapista? Per essere abilitati alla professione, occorre aver conseguito il diploma di laurea in Fisioterapia (classe L/SNT/2 delle Lauree in professioni sanitarie della riabilitazione). Il corso di laurea dura tre anni, e ai fini del conseguimento della laurea bisogna aver acquisito un totale di 180 crediti formativi complessivi. Il numero di esami da sostenere durante i tre anni del corso varia in base ai regolamenti delle singole facoltà.
L’accesso al corso di studio, organizzato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia, è a numero chiuso, quindi occorre superare un test d’ingresso. Il bando per l’ammissione viene pubblicato sul sito del Ministero della Università e della Ricerca (MUR). Durante i tre anni di formazione universitaria, oltre a frequentare le lezioni teoriche, vengono effettuati percorsi di tirocinio fondamentali per acquisire sul campo le abilità e le competenze professionali proprie di questo operatore sanitario.
La prova finale della laurea triennale in Fisioterapia ha valore di esame di stato abilitante all’esercizio della professione. Viene rilasciato un attestato di formazione specialistica che costituisce titolo preferenziale per l’esercizio delle funzioni specifiche nelle diverse aree, dopo il superamento di apposite prove valutative.
Dopo la laurea Dopo la laurea, il fisioterapista può accedere ai corsi di laurea magistrale Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie (Classe LM/SNT2) oppure può iscriversi ai Master di primo livello e a Corsi di Perfezionamento per specializzarsi in specifici settori come: cardio-respiratorio, pediatrico, sportivo, ortopedico – traumatologico. La Laurea Magistrale dà a sua volta l’accesso ai Master di secondo livello e ai Dottorati di ricerca.
Il fisioterapista può integrare la formazione di base con specializzazioni nel campo della: psicomotricità: consente al fisioterapista di svolgere anche l’assistenza riabilitativa sia psichica che fisica di soggetti in età evolutiva con deficit neurosensoriale o psichico; terapia occupazionale.
Link Utili:
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