I Podologi si occupano della prevenzione, diagnosi e cura (non chirurgica) delle patologie delle estremità inferiori delle gambe
Problemi epidermici come ipercheratosi, onicopatie e lesioni conseguenti: onicocriptosi, onicopatie dismorfiche, onicopatie micotiche e distrofiche. I trattamenti sono finalizzati al mantenimento funzionale dei piedi e vengono attuati metodi incruenti, ortesici e idromassoterapic
Alluce valgo. L’alluce valgo è molto comune ed è caratterizzato dallo spostamento verso l’esterno della base dell’alluce e conseguentemente dalla deviazione della punta dell’alluce stesso verso le altre dita. Solitamente l’alluce valgo provoca dolore anche intenso e limita i movimenti del piede.
Piede diabetico. Il piede diabetico è una delle conseguenze croniche più gravi del diabete mellito non tenuto sotto controllo che provoca alterazioni a piede e caviglia, che possono richiedere addirittura l’amputazione dell’arto. Esiste infatti un legame tra il diabete e lo sviluppo di complicanze croniche a livello vascolare.
I primi sintomi del piede diabetico sono un piede sempre molto caldo, assenza di sensibilità delle gambe agli stimoli sia di temperatura che tattili, formicolio, ulcere o graffi non spiegabili con traumi. Unghia incarnita. Un’unghia incarnita è un processo infiammatorio delle dita dei piedi che provoca dolore, pus e a volte la formazione di granuloma.
Problemi posturali. Le patologie del piede come quelle appena citate, o una postura errata sia camminando che stando seduti o dormendo, possono portare a problemi posturali che arrivano a inficiare altre parti del corpo, come schiena, collo e testa. Alcuni sintomi di problemi posturali sono infatti cefalea/emicrania, comparsa di vertigini, mandibola spostata verso l’interno o verso l’esterno e denti spostati, mandibola che fa “clic” quando si apre o si chiude, bruxismo, dolore al trigemino, acufeni, problemi agli occhi.
Quando andare dal podologo: sintomi da osservare Qualsiasi sintomo che riguarda le estremità inferiori può essere oggetto di interesse del podologo: Dolori; Formicolii; Problemi alle unghie; Problemi alla pelle; Inizio di alluce valgo; Disallineamento dei denti, della mandibola o della mascella; Cefalee; Comparsa di vertigini; Bruxismo; Dolore al trigemino; Acufeni; Problemi agli occhi.
Dal podologo si può andare anche per fare prevenzione, cioè per intercettare situazioni e sintomi non ancora invalidanti ma che potrebbero diventarli. Ad esempio, per correggere posture e abitudini scorrette. Nei bambini il podologo può diagnosticare e trattare i piedi piatti, che a sua volta possono portare all’insorgenza di problemi a caviglie o alle ginocchia. La visita dal podologo: a cosa serve e come si svolge
La visita dal podologo serve a capire quale è l’origine di un eventuale problema deambulatorio oppure epidermico della zona del piede. La visita dal podologo si svolge in questo modo: Inizialmente lo specialista compie un’anamnesi, per valutare le caratteristiche del paziente per capire se ci sono patologie pregresse e inquadrare il suo stile di vita (il lavoro, la quotidianità) per iniziare a elaborare delle ipotesi su come questo incide sulla salute posturale o del piede del paziente.
Si passa poi all’esame palpatorio e morfologico, per esaminare lo stato di pelle, muscoli, tendini, ossa. Se lo ritiene necessario, il podologo può prescrivere ulteriori esami strumentali. rincipali esami prescritti dal podologo Già questi esami possono dare indicazioni piuttosto significative e vengono seguiti da altri test.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Infermiere a domicilio Milano data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)